In una società rumorosa, anche quando sembra regnare il silenzio vi sono rumori nel sottofondo che non riusciamo nemmeno più a individuare e che fanno parte della nostra esistenza. Il frastuono è ciò che caratterizza i grandi centri; le città non aiutano la comunicazione e il silenzio sembra una meta irraggiungibile. Spesso è qualcosa da evitare e le persone ne hanno quasi paura. Molti individui non riescono a sopportarlo, questo perché li costringe a fare i conti con se stessi. Difficile venire a patti con il nostro vissuto, ma è necessario per il cambiamento. La quiete il nostro diamante prezioso, ciò che ci permette la ricerca interiore e l’introspezione. Per la comprensione del nostro Sé due sono gli aspetti fondamentali: il silenzio e l’ascolto (di noi stessi e degli altri). Senza l’uno non vi può essere l’altro.
Il Counselor e il silenzio
Per il Counselor perché è fondamentale la gestione del silenzio? Perché il saper rispettare l’altra persona è più importante che dare dei buoni consigli. La tranquillità aiuta il cliente a comprendere meglio se stesso e ciò può portarlo alla soluzione. Può accadere che il cliente preferisca essere silenzioso… non ha voglia di parlare perché si trova in una situazione che non riesce nemmeno lui a comprendere e quindi a spiegare. Anche in questo caso rispettarlo è doveroso. Solo se diventa bloccante, è giusto e corretto intervenire, ma senza infrangere la sensibilità della persona. Il clima del colloquio deve essere ovattato, il troppo parlare non gioverebbe a nessuno, tanto meno al cliente che ha bisogno di comprendere ciò che nel profondo sa già.
Il silenzio è un momento decisivo per la ricerca interiore e l’introspezione che ci aiutano a comprendere molto di ciò che è nascosto nella più remota memoria. Ciò che sta sotto la punta dell’iceberg, il nostro inconscio, è infinito e ci vuole pazienza, calma, tranquillità e soprattutto amore, per andare giù a ripescare quel qualcosa che ci impedisce di vivere serenamente. Per ascoltarsi bisogna stare in silenzio, altrimenti ogni tipo di lavoro nel frastuono e nel rumore sarebbe vano. Questo è importante, non è da evitare. La calma è quella porta che ci permettere di accedere all’infinito; è ciò che ci permette di ascoltare le nostre emozioni, di viverle, di comprenderle, di armonizzarle e se necessario, lasciarle andare. Il silenzio ha un valore inestimabile… senza di esso, la nostra evoluzione, la nostra crescita e la comprensione di noi stessi e degli altri saranno pressoché irrealizzabili.
Il silenzio è la gentilezza dell’universo.
(Abdelmajid Benjelloun)