La meditazione che fino a pochi anni fa era una prerogativa di chi seguiva un percorso spirituale, oggi è diventato uno strumento della mente, che anche la medicina e le scienze riconoscono come mezzo per armonizzare la nostra struttura psichico-fisica.
La meditazione agisce sulle cellule neuronali, migliorandone l’attività. Essa rinvigorisce la mente, armonizzandola. Ci permette di centrarci, di essere in comunicazione con il nostro cuore e quindi con quello degli altri esseri viventi.
Meditazione e Comunicazione
Se siamo sereni e centrati la comunicazione con gli altri sarà migliore. Oggi è una tecnica molto usata anche se il termine “meditazione” è stato un po’ mistificato, spesso la meditazione assume un significato errato, in quanto la sola parola fa venire in mente persone sedute, che ripetono suoni, dei quali, per altro, non conosciamo il vero significato. Si pensa che la meditazione possa essere una facoltà di pochi eletti, di chi sia elevato spiritualmente, mentre essa è alla portata di tutti e ognuno di noi se volesse, potrebbe farne uso quotidiano.
La meditazione prolungata attiva l’area pre-frontale sinistra della corteccia cerebrale, aumentando le sensazioni di benessere e diminuendo ansia e stress. Nel momento di massima concentrazione, il cervello produce una grande quantità di onde gamma; questo porta a cambiamenti permanenti come l’ispessimento delle aree del cervello legate all’attenzione e alla concentrazione (che si trovano nell’area destra della corteccia cerebrale). Grazie all’aumento dei neuroni nelle aree del cervello legate all’attenzione, le persone che meditano, corrono meno rischi di ammalarsi di demenza senile. Sul piano emozionale e comportamentale si assiste a una stabilizzazione dell’umore e a uno stato di benessere psico-fisico.
La meditazione e la medicina
Anche dal punto di vista medico, la meditazione potenzia il sistema immunitario proprio perché riduce ansia e stress. Tutto questo è stato provato grazie a protocolli sperimentali effettuati su persone in fase meditativa. Infatti, importanti risultati giungono appunto dagli studi elettroencefalografici (EEG) che confermano le scoperte fatte in campo meditativo. Queste modificazioni psichiche sono da considerarsi costanti nel tempo, quindi i miglioramenti non sono a breve durata ma, a lungo termine.